Marketing e Branding, qual è la differenza?

C’è chi afferma che a nominarli nelle riunioni strategiche portino sfiga, chi sostiene che il Branding sia un semplice organo (neanche troppo vitale) del Marketing e chi afferma invece che si trattino semplicemente della stessa persona, furba a sufficienza per mutare di identità in base a ciò che le risulta più comodo.

Partiamo con lo sfatare il primo eterno mito: Marketing e Branding non sono la stessa cosa. Il Branding non fa parte del Marketing e, al contempo, il Marketing non è il papà saggio del Branding.Marketing e Branding sono due materie differenti, due “settori aziendali” da trattare separatamente protagonisti di dinamiche molto diverse tra di loro. Questi due ragazzoni attivano e trattano temi diversi e giocano un diverso ruolo tanto a livello strategico quanto nella mente dei consumatori.

Il Branding è l’attivazione di una strategia, la Brand Strategy.

Questa strategia si occupa del disegnare storie in grado di connettersi al cuore delle persone, dando vita ad esperienze che trasformano i consumatori in sostenitori. Il Marketing si occupa invece di far in modo che le giuste persone vengano a conoscenza del Brand e di cosa offre. Lo fa attraverso l’implementazione di strategie specifiche disegnate sulle caratteristiche del target, sui suoi comportamenti e sulle sue abitudini di acquisto. Il primo si preoccupa della creazione del chi e cosa, mentre al secondo l’onere e l’onore di occuparsi del come, del dove e del quando.

Insomma, se compito del Branding è parlare al cuore delle persone il Marketing si occupa di parlare alla loro mente. Quale, tra le due, è la cosa più importante? Lo sono entrambe in egual misura, perché entrano in campo in momenti differenti della partita ma perseguendo uno stesso obiettivo: fare goal. La seconda grande differenza va ricercata nelle tempistiche di ragionamento e applicazione delle due materie.

Il primo è potenzialmente una semiretta, è un elemento strategico che non finisce mai di richiedere lavoro, impegno e dedizione da parte di tutte le divisioni aziendali. Il secondo assomiglia più a un segmento: che si tratti di marketing strategico (dai tempi relativamente più lunghi) o di marketing operativo (caratterizzato da tempi molto più brevi), le sue azioni riguardano lassi di tempo definiti e circoscritti.
La terza ed ultima differenza che ti mostriamo oggi riguarda le divisioni aziendali coinvolte rispettivamente dal Marketing e dal Branding: se il reparto Marketing, per la messa a terra delle sue strategie, ha bisogno solo di se stesso (e, al limite, del supporto di un’agenzia creativa), il Branding richiede l’energia, l’impegno e l’adesione da parte di tutti i settori aziendali.

Adesso recuperate la mandibola dal pavimento e mettetevi comodi, argomentiamo: parlare di Branding significa parlare del prendersi cura di tutti i valori, le emozioni e le esperienze legate al Brand. Valori, emozioni ed esperienze che devono essere vissuti e veicolati prima di tutto e soprattutto all’interno delle mura aziendali. Le persone che “vivono” all’interno dell’azienda, infatti, sono le prime di cui il Brand si deve prendere cura affinché la sua strategia diventi dirompente ed efficace all’esterno. Per quanto lunga possa essere la catena, si giungerà sempre al punto in cui sarà una persona dell’azienda a rappresentare il Brand all’esterno, interfacciandosi in prima persona con il cliente, il fornitore o il prospect.

Concludiamo qui, hai ottimi spunti su cui riflettere. Alla prossima!

E che la forza sia con te.